Marco Pintauro | QUANTI SOLDI OCCORRONO PER ESSERE FELICI?

QUANTI SOLDI OCCORRONO PER ESSERE FELICI?

La maggior parte degli esperti concorda sul fatto che la correlazione è diretta fino a un certo punto. 

Gli studi hanno dimostrato che i poveri diventano più felici mentre sfuggono alla povertà.

Non posso essere felice se non soddisfo i miei bisogni primari insomma, come posso esserlo del tutto senza mangiare, lavarmi, avere una casa dove dormire ? Ed i soldi sono il mezzo per raggiungere i miei bisogni.

-Ma dopo?

Una volta che le persone sono libere da privazioni, il rapporto tra denaro e felicità comincia a logorarsi.

La ricchezza in Occidente è cresciuta drammaticamente nella seconda metà del ventesimo secolo, ma i sondaggi hanno rilevato che in media le persone non erano più felici.

Il benessere personale aumenta vertiginosamente dalla terribile povertà al reddito di circa 20.000 euro all’anno. Da questo punto, c’è una tendenza lenta verso l’alto fino a circa 50.000 euro all’anno. L’aumento rallenta significativamente da 50.000 euro a redditi più alti.

In generale, le persone che vivono in paesi con un prodotto nazionale lordo elevato pro capite, sono più felici di quelle che vivono nei paesi più poveri. Tuttavia, l’aumento della ricchezza nazionale ha rendimenti decrescenti.

Una volta abituati ai nuovi prodotti materiali, ci impegniamo per aspirazioni sempre più elevate; più otteniamo, più vogliamo. Il desiderio di possedere una grande casa o un televisore gigante a schermo piatto tende ad essere di breve durata, poiché questi beni diventano la norma successiva, poco eccitante.

Le persone con redditi più alti sono, generalmente parlando, più felici di quelle con redditi modesti. Si preoccupano meno di pagare le loro bollette, hanno una scelta più ampia in cui vivono o come lavorano, e possono fornire comfort per se stessi e per i loro cari.

-Numerosi studi condotti negli ultimi 10 anni hanno dimostrato che le esperienze di vita ci danno un piacere più duraturo delle cose materiali.

L’esperienza in cui un nuovo acquisto materiale porta un breve brivido o novità che alla fine svanisce, così da iniziare a dare per scontato l’oggetto.

Le esperienze, d’altra parte, tendono a soddisfare molti dei nostri bisogni psicologici sottostanti, perché sono spesso condivise con altre persone, dandoci un maggiore senso di connessione, e formano una parte più grande del nostro senso di identità. Se sei salito sull’Himalaya, è qualcosa di cui ti ricorderai e parlerai per sempre, anche dopo che tutti i tuoi gadget tecnologici preferiti saranno finiti in discarica.

Alcune altre ricerche:

La ricercatrice Dunn distribuiva denaro agli studenti di un campus universitario, dicendo ad alcuni di spenderli da soli e ad altri di spenderli per gli altri. Coloro che hanno speso soldi per altre persone erano più felici di quelli che li hanno tenuti per sé. 

-Uno studio del 2004 di Alois Stutzer e Bruno Frey, della University of Zurich, ha mostrato che servirebbe un aumento di stipendio del 40% per compensare l’infelicità causata da un’ora di spostamenti pendolari ogni giorno.

I soldi sono il mezzo, non il fine.

Associare i soldi al concetto di felicità, non te la farà mai raggiungere. Perché diventerebbe una ricerca continua verso “lo zero” in più e sarebbe difficile arrivare alla fine di questa infinita caccia al tesoro. La sete di denaro, finirebbe con il dominare la tua vita e di conseguenza, il raggiungimento della tua felicità. Posso pure aumentare il mio stipendio di anno in anno, ma se ogni volta che compro qualcosa torno dopo poco tempo in uno stadio di insofferenza, allora c’è qualcosa che non va.

Due considerazioni su questo:

1. Il denaro non è tutto, però indubbiamente aiuta.

2. Se sei ricco, ma infelice, più soldi non ti aiuteranno a raggiungere la felicità.

Il denaro può aumentare la felicità, ma non è l’unico ingrediente per una vita felice. Con i soldi, infatti, non si acquista più felicità, ma “un’opportunità per la felicità”.

Essere felici o meno con il denaro è a carico nostro. Siamo noi che dobbiamo gestirlo bene e non farci gestire da lui.

In realtà la vera ricchezza è la libertà di poter scegliere come impiegare il proprio tempo. Un concetto un po’ più ampio che ci porta, quasi matematicamente, a sfatare il concetto che il tempo sia denaro.

-Il tempo non è denaro, è qualcosa di molto più prezioso. 

Qualcosa che con il passare degli anni, non ci porta gli interessi, ma che, al contrario, diminuisce ogni giorno. Il tempo non si può risparmiare e non ne si può quantificare il valore e per questo sì, avere il potere di scegliere come spendere il bene più prezioso che abbiamo, è la più grande ricchezza alla quale troppo spesso rinunciamo

I soldi danno la tranquillità, non la felicità.

I soldi, sono un grande aiuto per stare più sereni e paradossalmente pensare meno ai soldi perché abbiamo colmato tutti i nostri bisogni primari, ma dopo devono essere magari utili a “comprare” tempo libero per realizzare tutto quello che ci rende più felici.

Buona salute finanziaria.

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