Marco Pintauro | Obbligazione Cassa depositi e prestiti. Conviene investire?

Obbligazione Cassa depositi e prestiti. Conviene investire?

Partiamo dalle basi: Chi è Cassa depositi e prestiti?

 Nota anche semplicemente come  Gruppo CDP, è una rilevante istituzione finanziaria dello Stato, sotto forma di azioni controllo pubblico, di cui l’azionista di maggioranza con circa l’83% delle azioni sul capitale sociale sono detenute dal finanze della Repubblica Italiana (MEF), e circa il 15% da diverse fondazioni di origine bancaria.

 

Vediamo meglio questo prodotto:

 Scadenza al 2029 (6 anni) Al termine, verranno integralmente rimborsate in un’unica soluzione in conto corrente.

Gli interessi :

-Primi 3 anni tasso fisso del 5 % distribuiti trimestralmente.

-Ultimi 3 anni: Euribor 3 mesi + 0,90%.

Tassazione:   Agevolata al 12,50%

Rischi: Portato a scadenza, di fatto l’unico rischio è quello del fallimento dello Stato italiano essendo controllata da esso. Non rispettandola, dunque vendendo prima invece si è soggetti al prezzo di mercato al giorno della vendita.

 

Ma quindi conviene?

Come vedete, i primi 3 anni è tutto molto semplice e c’è un bello specchietto per le allodole del 5% lordo.

Facciamo un esempio con 100.000,00:

Rendimento al netto della tassazione al 12,50% e dello 0,20% dei bolli diventa:

100.000*5%= 5.000,00

5.000-12,5%= 625,00

100.000-0,20% dossier bolli = 200,00

Rendimento netto= 5.000-200-625 = 4.175 netti.

 4.175*3 anni = 12.525,00

E Dopo che succede?

Qui arrivano i dubbi perché il tasso diventa Euribor a 3 mesi +0.90%

 Che cos’è l’Euribor?

Tasso interbancario di offerta in Euro), è un tasso di riferimento peri mercati finanziari, calcolato giornalmente, che indica il tasso di interesse medio delle transazioni finanziarie in euro tra le principali banche europee.

Guardate però lo storico dell’indice:

Come potete vedere, adesso ha un livello intorno al 4% ma spesso durante la storia, è stato vicino allo zero ed anche negativo!

 Dunque, se questo indice nei prossimi 3-6 anni sarà intorno al 1,50% aggiungendo anche lo 0,90% il nostro rendimento sarebbe solo del 2,40%.

Una bella differenza rispetto al 5%!

 In questo caso facendo la media sarebbe di circa il 3,70% lordo.

 Conclusioni:

A mio parere, questo è il classico strumento che acquista chi ha capito poco e chi si fa ammaliare da un rendimento alto per i primi anni. L’italiano spesso ragiona nel breve e chi emette questi strumenti lo sa.

Queste obbligazioni non sono niente di particolare:

 Hanno una scadenza di sei anni, per i primi tre pagano il 5% fisso mentre negli ultimi tre anni, in cui i tassi dovrebbero comunque scendere, hanno una componente variabile che difficilmente si avvicinerà a quella attuale.

Chiariamoci, potrebbe anche succedere: ma immaginare l’economia italiana ed europea tra un po’ di anni, all’inizio della seconda fase di questo bond, ancora con i tassi elevati non è una prospettiva particolarmente rosea.

Diversificando, con lo stesso orizzonte temporale, si trovano tantissime obbligazioni a tasso fisso che ci danno dei rendimenti certi, senza il rischio di stare appesi ad un tasso variabile.

Se invece siete certi che i tassi resteranno alti per i prossimi 6 anni, vi prendete la responsabilità di dover avere ragione, in caso contrario, avreste una delusione per i successivi 3 anni di un magro rendimento.

 Sicuramente è comunque ottimo per chi, ancora , continua a lasciare per anni la liquidità ferma nel conto corrente, distruggendo la propria ricchezza anno dopo anno.

 Se hai della liquidità da gestire o vuoi analizzare i tuoi investimenti attuali gratuitamente, contattami:

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www.marcopintauroeassociati.it

Buona salute finanziaria.

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