
11 Set CHI EREDITA IL PATRIMONIO DI BERLUSCONI?
Si apre la partita della successione per gli eredi di Silvio Berlusconi.
Un patrimonio stimato da Forbes in circa 6,8 miliardi di euro anche se sull’eredità effettiva una cifra certa non c’è. I numeri che circolano nelle ultime ore vanno dai 2 ai 4 miliardi di euro ma rimane l’incognita del valore degli investimenti finanziari personali. Un tesoro fatto di azioni, ville e yacht che vede al centro la spartizione del 61% di Fininvest, la holding da 4,9 miliardi di patrimonio netto che controlla Mfe-Mediaset. Nell’asse ereditario ci sono i cinque figli: Marina e Pier Silvio avuti con la prima moglie Carla Elvira Lucia Dall’Oglio e Barbara, Eleonora e Luigi nati dal matrimonio con Veronica Lario. Ma l’apertura del testamento potrebbe allargare la platea dei beneficiari.
La quota di legittima e la questione donazioni
“Ai cinque figli di Berlusconi sono riservati due terzi del patrimonio. Di un terzo Berlusconi poteva, invece, disporre liberamente. Fanno parte dell’asse ereditario di Berlusconi tutti i beni che lui ha donato in vita e tutto ciò che gli rimane alla morte, detratti i debiti.
È bene chiarire che la quota di legittima non è qualitativa ma quantitativa: non si ha, quindi, diritto a una quota su ogni singolo bene che fa parte dell’asse ma a un valore. Concorrono a formare l’asse ereditario sia le donazioni dirette sia indirette (quando ad esempio, davanti a un notaio si paga al venditore il prezzo dell’acquisto di un immobile che viene poi intestato a un’altra persona). Se dimostrano che i beni siano stati donati personalmente da Berlusconi, i suoi figli potrebbero, quindi, far valere i loro i diritti anche su beni donati a terzi”. Non è detto, tuttavia, che tutto quello che Berlusconi ha donato ai figli concorra alla loro quota di legittima. “Le donazioni ricevute dai figli quando Berlusconi era in vita – afferma Papi – vengono detratte dalla loro quota di legittima salvo che abbiano ricevuto una dispensa dall’imputazione o una dispensa dalla collazione”. In tal caso il patrimonio potrebbe, alla fine, non essere diviso tra i cinque figli in parti uguali.
Cosa succede se viene lesa la quota di legittima?
“Se viene lesa la quota di legittima il testamento è valido ma è impugnabile dai legittimari lesi. La disposizione – evidenzia il notaio – ha effetto finché non arriva una sentenza del tribunale che dice che il lascito lede la quota di legittima e deve quindi essere ridotto proporzionalmente a quanto ha leso tale quota. Bisogna, però, tenere presente che un’azione di riduzione volta a ottenere il reintegro della quota, considerando i tre gradi di giudizio, può durare anche vent’anni”.
La posizione delle ex mogli e il caso Marta Fascina
Con la morte di Berlusconi le sue ex mogli, Carla Elvira Lucia Dall’Oglio e Veronica Lario, non diventano eredi.
All’ex coniuge cui in sede di divorzio sia stato riconosciuto il diritto alla corresponsione periodica di un assegno può essere attribuito dal Tribunale un assegno a carico dell’eredità solo nel caso in presenza di uno stato di bisogno. Nessun diritto sull’eredità neanche per Marta Fascina con cui Berlusconi ha contratto un matrimonio ‘simbolico’. “Marta Fascina – spiega Papi – in assenza di un matrimonio riconosciuto, non ha nessun diritto salvo – qualora ci fossero i presupposti – quelli previsti dalla legge Cirinnà per i conviventi di fatto: conservare il diritto di abitazione nella casa del convivente se la convivenza è durata almeno due anni, per una durata pari alla convivenza e comunque non superiore a 5 anni. Non ha tuttavia nessun diritto sull’eredità. In presenza di un testamento Fascina può ricevere quanto a lei lasciato( quindi tutta la quota disponibile rimasta) salvo che tale quota non sia lesiva della legittima destinata ai figli”.
Cosa possiamo imparare?
Spesso in Italia, non si programma in maniera ordinata e corretta il passaggio generazione creando svariati problemi:
-Fiscalità che poteva essere risparmiata con appositi strumenti previsti per legge.
-Liti tra parenti, creando una situazione di imbarazzo e rigidità dei beni.
-Cause che possono distruggere intanto il valore dei beni.
-Distruzione di aziende senza più una guida chiara e decisa.
-Immobili fermi per difficoltà nel mettersi d’accordo (Utilizzarli, affittarli, venderli)
Una corretta pianificazione successoria, tutela gli eredi a cui si vuole bene, indirizzando quando si è ancora in vita le proprie volontà con i giusti strumenti.
Buona salute finanziaria.
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